Parco Marittimo di Ravenna: intervista ad Antonio Stignani

È uscita su RavennaNotizie la nuova intervista ad Antonio Stignani, fondatore di Paisà, in un articolo dedicato al progetto del Parco Marittimo di Ravenna.

Ecco di seguito la sua intervista.

Architetto Stignani, quando c’è stata l’inaugurazione del primo stralcio del Parco Marittimo, nell’ottobre di un anno fa, si disse che la consegna sarebbe avvenuta nel dicembre 2022, ma non credo proprio che siamo a questo punto, o mi sbaglio?

“No, non siamo a questo punto. Però l’impresa sta lavorando con un ottimo livello di intensità e di qualità. C’è stato un inizio più lento del previsto, fra l’inizio dell’anno e l’estate, per vari motivi. Ci sono state anche limitazioni pratiche, dovute al rispetto di alcuni vincoli per la riproduzione della fauna. Questo ha rallentato i lavori da marzo-aprile fino a giugno, nel frattempo è iniziata l’attività degli stabilimenti balneari che si preparavano alla stagione estiva. In quel periodo sono state fatte attività di preparazione al lavoro, come ad esempio tutte le linee di assorbimento delle acque meteoriche. Visivamente non si vede granché di questo lavoro, che possiamo definire come quello delle fondamenta per una casa. Poi c’è stata la pausa durante la stagione estiva per rispettare l’attività degli stabilimenti balneari e quindi i lavori sono ricominciati ai primi di ottobre. Fino ad oggi non hanno mai smesso di lavorare, si lavora anche il fine settimana, il sabato e la domenica e i festivi fino all’una. In questi due mesi di lavoro è stato prodotto tantissimo, tanto è vero che sono state fatte tutte le opere di modellazione, tracciamento, predisposizione di tutti i percorsi e interventi di pulizia della pineta. Hanno fatto tutte le predisposizioni delle linee elettriche e delle linee di trasmissione dati.”

Se dovesse quantificare in percentuale rispetto al completamento del primo stralcio, a che punto siete arrivati?

“Una percentuale faccio fatica a dirla. Però il cantiere si svolge seguendo una successione di opere. E adesso tutta questa parte di lavori propedeutici, di cui parlavo prima, partita da Marina di Ravenna, è già arrivata a Punta Marina. Tutta l’area è già stata cantierizzata e adesso comincerà la predisposizione di tutti i sottofondi, per passare poi alla realizzazione degli strati finali delle pavimentazioni. Le linee elettriche sono già tutte predisposte, i pozzetti sono tutti messi in opera, per cui da qui a marzo vedremo il 90% del lavoro realizzato.”

Pensa che il primo stralcio sarà concluso entro l’estate per la ripresa dell’attività turistica?

“Gli stabilimenti balneari saranno completamente fruibili per la stagione, in ogni caso. Ma ci sono alcuni lavori legati alla stagionalità – per esempio le semine – che vanno eseguiti nei tempi giusti. Si potrebbe decidere anche di seminare ad aprile, ma siamo noi che non vogliamo che questo avvenga, perché sarebbe lavoro perso. Per seminare occorre aspettare la stagione adatta. Lo stesso discorso vale per la propagazione naturale delle piante che noi diffonderemo sulle dune. Quindi non è che non si riescano a finire i lavori, semplicemente bisogna rispettare la stagionalità per certe finiture del parco. Dobbiamo adeguare i nostri tempi a quelli della natura. D’altra parte, noi non costruiamo niente ma rinaturiamo, inseriamo dei percorsi, rifacciamo dune, riqualifichiamo la pineta, facciamo tanti interventi di carattere naturale che debbono seguire anche il corso della natura.”

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